domenica 30 dicembre 2012

Fermiamo il declino il programma

Oggi facciamo un salto su Fermiamo il declino il laboratorio che vede a capo dello stesso Oscar Giannino e vede tra le sue file anche l'economista Luigi Zingales. E ciò si vede essendo il programma sul sito contornato da rimandi ad approndimenti.

Ridurre il debito pubblico. Come primo passo si riconosce che il debito pubblico è una piaga presente in Italia. Esso deve venir ridotto per loro portato avanti con vendite sia di immobili che di imprese. L'approfondimento allegato è prodigo di analisi.

Si prospettano vari scenari partendo da dati Fmi e allo stesso si aggiungono le riforme che si pensano di portare avanti. Non solo però vendite mobiliari e immobiliari con rioganizzazione del mercato anche postale e ferroviario, ma anche un'opera sulla spesa pubblica. Si parla in essa di un taglio del 6% della spesa pubblica in 5 anni. Esistono criticità che vengono messe in luce e che possono portare a risultati minori, ma non si tengono in considerazione gli effetti sulla crescità che si posso verificare dalle riforme.

Ridurre la spesa pubblica. Deve esser chiaro che ridurre il debito pubblico senza ridurre la spesa pubblica è inutile ed è per questo che si prevede di ridurre del 6% in 5 anni della spesa pubblica. Questo avviene attraverso la riduzione dei costi della politica e burocratica e dei susssidi alle imprese, tra le quali quelle dell'editoria. Bisogna inoltre e riformare la spesa sanitaria e dell'istruzione oltre che il sistema pensionistico in modo che ci sia una solidarietà inter- e intragenerazionale vera.

Il surplus della spesa primaria attraverso la revisione delle spese, in modo da rendere sostenibile il sistema pubblico e portare alla riduzione delle imposte e tasse partendo dal cuneo fiscale. Dall'allegato di approfondimento i cambiamenti che si vogliono sulla spesa pubblica e in particolare sugli acquisti intermedi. Quello che si nota è che riduzioni più forti arrivano dal settore pensionistico e servizi generali. Quello che si prefigge è arrivare ad una sostenibilitù che porti ad un taglio delle tasse sulle imprese e sul lavoro tra le quali l'abolizione dell'IRAP.

Ridurre la pressione fiscale. La pressione fiscale va ridotta e ciò è possibile visti i tagli che si prevedono. Il taglio della pressione fiscale si prevede in un ammontare di almeno il 5% in 5 anni dando in tal modo risorse all'economia che potrebbe ripartire. E' sicuramente un modo per evitare che le risorse si perdano in molti rivoli ma che possano esser usati dagli operatori in modo più produttivo.

Liberalizzazioni In tale settore tutte le liberalizzazione sia nei servizi sia in settori regolamentati si deve andare verso un concorrenza più spinta. Ciò ovviamente con interventi sulla domanda sia sull'offerta. Si prevede anche nei servizi locali e del trasporto locale l'avvento della concorrenza con il servizio messo all'asta con gare realmente concorrenziali. Si pensa alla separazione delle reti di distribuzione e del servizio sia esso ferroviario, elettrico, del gas e altri combustibili. Si prevedono tetti antitrust per evitare concentrazioni. Come potete visualizzare dall'allegato di approfondimento si nota che si vuole proprio un cambiamento culturale in ogni settore. Si pervedono tale riforma crescite consistenti del PIL e un aumento del 8% dell'occupazione. Si prevedono regole anche per i regolatori nei mercati come il ferroviario, elettrico realmente indipendenti. Si prevede la liberalizzazione contrattuale anche nei confronti di tutti i consumatori.

Anche nel settore degli incentivi per le varie modalità di produzione di energia vengono cambiati nel senso della trasparenza secondo progetti credibili.

Anche il servizio postale viene toccato e si prevede una separazione delle funzioni di banca e postale e verrà privatizzato in segmenti separati.

Si prevede anche la vendita della Rai e la fine del canone e l'apertura al mercato pubblicitario senza tetti. Si toglie poi il duopolio e si favorisce la concorrenza nel settore e affidare tutti i servizi pubblici attraverso gara. Ottima previsione la cancellazione dei finanziamento pubblico all’editoria.

Sostenere i livelli di reddito. Si esce dall'attaccamento al posto di lavoro con sostegno a chi lo perde. Con tale formuala si vuole superare il dualismo tra due mercati del lavoro: garantiti o no. Si vogliono offrire strumenti di assicurazione contro la discoccupazioni a tutti incentivando la ricerca di lavoro anche attraverso formazione in modo da evitare assistenzialismo. Anche nel pubblico impiego si deve cambiare introducento la flessibilità del rapporto di lavoro.

Conflitti d'interesse. Va fatta una legge sui conflitti di interesse facendo in modo che attraverso i redditi e i patrimoni possa rendere palese gli interessi economici degli stessi. Inoltre i caso di condanne penali per motivi economici e corruttivi va allontanato dalla gestione l'amministratore di enti pubblici e società quotate. Si vuole insomma finalmente fare qualcosa che anche la sinistra diceva di voler fare e non ha mai fatto.

Giustizia. In tale settore le mosse che si vogliono prendere sono numerose pur rimanendo nell'indipendenza della magistratura. Si vuole evitare che un processo vada avanti in eterno senza arrivare a sentenza o in tempi geologici. Si vuole far tesoro delle best pratices che in molti tribunali si sono affermate. Si deve poter far avvicinare i giovani laureati a percorsi nuovi per il tirocinio in avvocatura anche utilizzandoli nei tribunali. Anche qui poi si va verso l'efficientamento e premialità al magistrato che si dimostra produttivo in modo da evitare che gli scatti di carriera avvegano in base all'anzianità e al merito.

Si deve poi andarare alla radice del problema e prevedere risarcimenti e punizioni a chi propone cause in malafede e si deve cercare che una causa possa esser portata avanti da un'altro giudice senza ricominciare tutto in caso di assenza. In tal modo vado riassegnate anche le cause di guidici in maternità. Va poi previste punizioni anche agli avvocati che incentivano la lunghezza del processo o che incentivano cause in malafede.

Va inoltre prevista un carriera seperata tra inquirenti e guidicanti e va anche prevista la specializzazione che sopratutto in cause complesse portano benifici sulla durata del processo. Va poi prevista una più snella informazione alle parti in modo che l'imputato sia responsabilizzato a informarsi sul processo evitando procedure farraginose in caso di irriperibilità.

Va limitata la carcerazione preventiva e previsti altri sistemi di controllo che con la responsabilizzazione dell'imputato porta ad un minor costo e minor sofferenza per lo stesso. Inoltre si riduce il sovraffolamento di carceri che vanno aumentate con gestioni in project financing tranne che per le funzioni di sorveglianza. Va dato un sistema carcerario umano e che guardi alla rieducazione. In tal senso vanno previsti sia procedimenti alternativi in modo da snellire i tempi di decisione sia pene alternative per alcuni reati in modo da arrivare alla rieducazione e dare a chi comunque rimmarrà in carcere un luogo dopo poter riprendere in mano la propria vita.

Le azioni sono ben più numerose e passano vari settori della giustizia qui è stata solo stata fatta una carellata delle maggiori per approfondimenti si rimanda all'allegato di approfondimento.

Liberare le potenzialità di crescita. Le azioni in tale settore sono molteplici e devono portare ad includere giovani e donne nella popolazione attiva. Si deve far in modo che le assunzioni vengano compiute senza discriminazioni bensì sulla meritocrazia. Si deve riformare il sistema educativo in modo che sappia rispondere alle sfide attuali e future. Si deve poi rompere il dualismo nel mercato del lavoro tra garantiti e no e si deve dare un'assicurazione contro la disoccupazioni a tutti.

Ridare alla scuola e all'università. Si deve investire cospicue risorse in scuola e università, ma prima bisogna riformarla portando il merito tra docenti e studenti. Serve una concorrenza tra istituzione e chiudere con anche degli istituti che più che insegnare sono diplomifici. Bisogna in tal senso eliminare il valore legale del titolo di studio.

Federalismo. Un federalismo vero basato su chiarezza delle comptente e responsabilità di ogni livello di governo in modo che siano chiare le responsabilità degli amministratori che hanno governato male e non hanno mantenuto il pareggio di bilancio. Bisogna punire che ha govenato e creato danni alla comunità. In tal senso sia gli enti pubblici che le società partecipate devono ampia trasparenza al loro agire pubblicando anche i bilanci online.

La questione meridionale va affrontata nel solco del federalismo chiudendo la pagina assistenziale che da mezzo secolo ci portiamo appresso. E' ora della responsabilità per tutti e che chi amministrata anche tali zone sia chiamato a rispondere dello spreco di risorse.

Conclusioni. Visto il programma che, sebbene a qualche punto perfezionabile, è serio e credibile. Visti Luigi Zingales e Oscar Giannino sono due persone che possono dare credibilità allo stesso e portarlo avanti nel caso vincessero. Visto che lo stesso porta avanti idee condivisibile e che possono dare una svolta al paese. Vi invito a tenere in considerazione tale programma nel caso la proposta dovesse concretizzarsi come sembra essere.

Il programma

Nessun commento:

Posta un commento