mercoledì 30 gennaio 2013

Programma Rivoluzione Civile.

Il programma di Rivoluzione civile è composto di tre pagine che sebbene da sviluppare nelle operatività e nelle sue componenti finanziarie è molto ambizioso. E' una virata a 360 gradi e più nei confronti del governo monti e si capisce quindi i dubbi sull'operazione desistenza che il PD chiede in alcune regioni senza condizioni. Certo non ci può esser desistenza ad un partito come il PD che strizza l'occhio a Monti.

Europa dei diritti. E' molto azzeccato tale termine in quanto si mette in luce che servono indicatori di benessere nuovi e non legati a strutture di misurazione legate solo alla ricchezza come il PIL. Si parla di una via non solo di lacrime e sangue ma con riforme di sviluppo anche se queste possono voler dire andare contro il fiscal compact verso i quali si è contrari. Si prevede inoltre azioni di abbattimento degli interessi.

Nuova politica antimafia. L'antimafia non si può permettere di andare a colpire per contenere ma deve eliminare il cancro della mafia. Si deve colpire la struttura finanziaria e politica che è ha servizio della mafia con reati dei colletti bianchi (corruzione, falso e bilancio) oltre che colpire in modo forte evitando depenalizzazioni i reati ambientali.

Per la laicità e la libertà. Si vuole dare piena attuazione all'art. 3 cost. anche nel diritto di autodeterminazione della persone contrastando le violenze di genere e l'omofobia. Il razzismo inoltre non deve trovare terreno fertile e anzi va prevista una politica della accoglienza per i fenomi migratori dando la cittadinanza tutti i nati in Italia.

Art. 18 Statuto lavoratori e diritti del lavoro. La precarietà è una condizione di debolezza e ciò non è accettabile. Si vuole la reintroduzione dell'art. 18 e una legge sulla rappresentanza e democrazia sui luoghi di lavoro. Se nel campo della rappresentanza e la democrazia possono esser d'accordo sopratutto se finalmente si da attuazione all'art. 39 comma 2 Cost. , prevedendo l'iscrizioni dei sindacati; sull'art. 18 devo esser contrario. Non è tutelando col reintegro sul posto del lavoro che si difende il lavoro, ma con la competitività delle nostre imprese e con percorsi di rincoversione produttiva e dei lavoratori.

Premesso quello che penso sull'art. 18 Statuto Lavoratori credo che investire e incentivare l'investimento sulla ricerca come ci si propone di fare è ottimo anche per una riconversione produttiva anche in chiave ecologica. Non posso poi che esser favorevole ad un reddito minimo per i disoccupati in quanto esso può aiutare nella ricerca di nuova occupazione e nelle riconversioni.

Il potere d'acquisto dei lavoratori è inoltre diminuito e vedo positivamente interventi di fiscal drag e di detassazione delle tredicesime. Io non mi fermerei lì, ma cercherei di abbassare il divario da ciò che paga il datore di lavoro e il lavoratore abbassando quindi il cuneo fiscale. In tal modo come con gli interventi già si prevedono si può far ripartire i consumi e l'economia.

Per le piccole e medie imprese, le attività artigianali e agricole. Va tolto il peso che sopratutto le piccole e medie imprese sentono dovuto alla burocrazia e al vincolo malavitoso e vanno previsti premi per chi investe in ricerca e crea occupazione stabile. Non vanno inoltre dimenticate le eccellenze italiane in vari settori, quel MADE IN ITALY che tutti ci invidiano.

Per l'ambiente. I mutamenti climatici sono sotto gli occhi oramai di tutti e va cambiato modello di sviluppo nel senso della sostenibilità.

Il territorio inoltre va preservato tutelando il paesaggio evitando la TAV in Val di Susa e il Ponte sullo Stretto. Se per il Ponte sullo Stretto posso esser d'accordo così non possono esserlo per la TAV in Val di Susa. Il progetto TAV è inserito in un progetto europeo di mobilità come anche il Tunnel di Base del Brennero. Sono solo questi due progetti o tutti quelli in ballo che si vuole rinnegare? L'effetto a catena è dietro l'angolo e non credo che sia utile rivedere completamente la posizione in merito.

Sul referendum credo che si sia fatta una disinformazione totale visto che non veniva privatizzati, ma privatizzata ne era la gestione. Questo a portato il popola a decidere una linea e va rispettata, anche se non si è d'accordo, mi aspetto ora si vada a rispettare i referendum. Tutto andrebbe riportato nell'alveo pubblico abrogando le SPA pubbliche, che altro non sono che una gestione privatizzata. No so quanto questo sia sostenibile, ma questo è quello che la gente vuole visto come si è espressa e va accontentata.

Si deve pura sulla qualità della nostra agricoltura che deve esser mantenuta tutelando anche la biodiversità e il diritto degli animali. Sull'OGM free non sono di preclusione anche se possono esser d'accordo sul principio di prudenza. Se però si vuole completamente vietare e non dare nessun possibilità anche per il futuro chiedo che vengano prese delle decisioni coerenti e si elimini tale branchia di ricerca.

Green economy, tutela territorio, mobilità sostenibili sono settori su cui investire e su cui basare anche un futuro lavorativo.

Uguaglianza e diritti. Togliere l'IMU sulla prima casa e prevederla sugli immobili commerciali della chiesa e fondazioni bancarie è un atto di giustizia. Poi va inteso cosa si intende per patrimoniale sulle grandi ricchezze. Non trovo giusto che si colpisca la ricchezza lecitamente guadagnata, in quanto ritengo che si elimina lo stimolo ad impegnarsi di più e ha trasferire ricchezza altrove. Si deve incentivare che la ricchezza venga messa a disposizione della produzione e della creazione di lavoro.

L'evasione è una piaga e va combattuta con ogni mezzo per alleviare la pressione fiscale prima di tutto sui redditi medio bassi.

Il sistema sanitario pubblico e universale deve esser mantenuto, ma reso efficiente. E' pur vero che attualmente la garanzia delle prestazione non è totale in quanto ci sono i livelli minimi di assistenza e prestazione differenziate per rispondere con prestazioni più vicine ad ogni realtà regionale. E' vero c'è l'eccellenza e situazioni incresciose ma si deve colpire le situazioni di inefficienza e spreco per portarle sulla retta via. Rivoluzione civile non ne parla ma io credo che l'introduzione dei costi standard non è più derogabile. Le regioni virtuose saranno sempre meno disposte a trasferire risorse per finanziare le inefficienze e si deve cambiare rotta.

Il recupero del patrimonio edilizio esistente va incentivato anche per rendere reale il diritto alla casa, ma poco si sa su come si vuole rendere possibile ciò: se con case popolare, assegni, etc.

Va messo un tetto alle pensione d'oro e al cumulo pensionistico. Questa azione è meritevole, ma va inserita in un sistema equo che non richieda ingiustizie verso chi ha di più. Non si dice come si pensa di fare ciò e mi permettono di suggerire di eliminare qualsiasi privilegio passando per tutte le prestazioni al contributivo.

Bersani mi accorgo leggendo i programmi deve aver dimenticato di leggere il programma del partito, non alleato, di cui chiede la desistenza in alcune regioni. L'avesse letto avrebbe evitato di fare l'affermazione che il suo programma è l'unico che contiene la parola esodati che viene pronunciata anche da Rivoluzione civile. Si vuole eliminare il problema alla radice con una controriforma che eliminando la riforma Fornero. Una riforma quella Fornero necessaria, in quanto più si vive più si deve lavorare. Si potrebbe fare una riforma flessibile con un contributivo per tutti in modo che si possa andare prima con livelli non penalizzati ma congrui al versato. Non tutte poi le posizioni degli esodati sono meritevoli di tutela e andrebbe fatta una distinzione all'interno degli stessi.

Per la conoscenza, la cultura, l'informazione libera. La formazione e la ricerca devono essere alla base di qualsiasi politica che voglia lo sviluppo e il sapere deve essere alla portata di tutti attraverso la scuola e università pubblica. Non si affronta però la qualità dell'università e della ricerca, il merito e la promozione dei meritevoli.

Il patrimonio culturale, storico e artistico va valorizzato. E' il nostro bene più prezioso anche perché è un asset importante per il turismo. Condivisibile quindi la valorizzazione, ma le risorse non sono indentificate e quindi come si può valorizzare?

Una riforma democratica del sistema radiotelevisivo in modo che si spezzi la subordinazione al potere economico e finanziario. Non è però detto che riforma si vuole e quindi non è possibile valutare.

Si vuole inoltre fare una legge sul conflitto di interesse andando a fare quello che la sinistra non è mai riuscito a fare, anche se non se ne hanno i contorni e quindi è difficile da valutare.

La Rai deve non avere più la lottizzazione dei partiti del consiglio di amministrazione dello stesso. E' condivisibile ciò, ma ritengo che la Rai debba esser posta in vendita e andare su sistemi simili all'anglosassone in cui il pubblico non possiede TV, ma mette all'asta il servizio pubblico tra i vari operatori. Questo sistema garantirebbe meglio il servizio pubblico e si potrebbe prevedere una fiscalità generale che finanzi ciò togliendo il canone Rai.

Accesso libero e diffuso della banda larga per le giovani generazioni, ma il paese non ha una banda larga diffusa. Servono risorse per fare ciò e che tipo di accesso libero si prevede non è detto. Le risorse sono un problema che deve andare risolto.

Pace e disarmo. L'art. 11 della Costituzione deve esser messo al centro di ogni ragionamento legislativo. Togliere le truppe la dai teatri di guerra lo vedo difficile a breve certo vanno progressivamente ritirate. Il disarmo in tutte le aree, ma prima di tutto nell'arera meditterannea. Ottima anche la previsione di meno risorse spese in spese militari anche per i F35 per andare verso la promozione della cooperazione internazionale.

Nuove questione morale e politica. Per gravi reati sopratutto finanziari e contro la pubblica amministrazione si deve prevedere l'incandidabilità. E' singolare però a mio avviso che si debba fare per legge ciò vuol dire a mio avviso che i partiti come selezione della classe dirigente abbiano fallito.

I privilegi dei parlamentari vanno eliminati anche la diaria parlamentare e va diminuito il costo della politica anche per il compenso dei consiglieri regionali. Sono rimasto deluso però per la mancata eliminazione dei finanziamenti dei partiti che dovrebbero finanziarsi con soldi privati di cui si deve chiedere trasparenza. Non si sono poi tolti i finanziamenti all'editoria che spesso finanzia giornali di ristretta tiratura e di partito e che sono solo fonte di spreco.

Si deve prevedere un limite di due mandati e trovo questo sicuramente meritevole di esser portare avanti tale previsione. Questo eviterebbe che il parlamentare sia frutto di poteri che si cancreniscono e si possa dare fiato alla partecipazione, al ricambio e alla democrazia.

Conclusioni. In conclusione un programma sicuramente asciutto e in parte convisibile. Mancano le previsioni per le risorse e ciò toglie un po' di concretezza allo stesso. E' sicuramente un partito che mostra un programma che non è come si poteva pensare solo giustizialista e basato sulla giustizia. Non si può dire che non sia chiaro, sebbene qualche punto oscuro c'è. Fa felice Bersani perché c'è la parola Esodati. Non credo che lo stesso possa portare alla famosa desistenza di Bersani se non chiude con Monti perché sarebbe regalare voti a idee di governo completamente inconciliabili.

Programma rivoluzione civile.

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