giovedì 21 febbraio 2013

Mezzogiorno secondo PD

Il rilancio del Mezzogiorno è una questione complessa e non ancora avvenuta, sebbene sia state spese molte risorse. Molti si ricorderanno la fallimentare esperienza della Cassa del Mezzogiorno. E' entrata sulla scena la questione settentrionale ed ecco che la questione meridionale è andata scemando permanendo comunque nella sua realtà. Essa va affrontata a livello nazionale, euro-mediteraneo e meridionale.

Livello nazionale. Lo sviluppo del meridione deve essere trattata a livello nazionale come anche spinta propulsiva di tutto il paese. Non si può cedere di fare crescere il paese senza uno sviluppo del meridione, sebbene c'è una voglia di separazione tra Nord e Sud.

E' un buon proposito ma sono state spese tante risorse attraverso la Cassa del Mezzogiorno sarà disposto il Nord ancora ad aiutare lo sviluppo del sud? E con quali risorse?

Livello euro-mediterraneo. Bisogna far diventare il mezzogiorno la crocevia degli scambi tra l'Europa e il mondo in particolare per le zone del Mediterraneo. E' stata in passato crocevia di culture e commerci e lo può essere ancora. Dal sud sono passate negli ultimi 15 anni il 30% dell'export extra UE.

Livello locale. Bisogna fare autocritica a livello locali che non hanno brillato per gestione delle risorse che hanno alimentato sprechi e non servizi e infrastrutture di cui il sud a bisogno. Bisogna fare il federalismo nel quale le buone pratiche vengono condivise. Consci che nessun ente statale potrà mai sostituirsi agli enti locali. Si deve convergere su un minimo dei servizi, di infrastrutture, welfare per rendere un luogo vivibile e attrattivo per gli investimenti.

Piano Sud del governo. Il Piano del Sud è un piano che nasconde immobilismo dello stato centrale e del fatto che pure le aziende pubbliche abbandonano il Sud. Le risorse complessive movimentate dal Piano sono 75 miliardi e no 100 e in riduzione.

Bisogna reintegrare i Fas e rendere i fondi finalizzati ad interventi e non a zone e l'impresa va incentivata sopratutto al Sud. Bisogna incentivare molto investimento privato attraverso un sistema fiscale agevolato. Le aziende pubbliche devono poi investire nelle infrastrutture che spesso sono deficitarie al Sud.

Politica industriale per il paese. La politica industriale per il paese deve guardare ai settori di eccellenza anche al Sud. Si deve continuare nei settori dell'aeronautica, agricoltura di qualità, biotecnologie, microelettronica, microelettronica, logistica.

Va inoltre fatto un piano ambientale e infrastrutturale di salvaguardia dell'ambiente. Una salvaguardia anche come asset per il turismo che è un settore su cui puntare.

Le Zone Urbane Franche vanno ripristinate assieme ai crediti di imposta per l'occupazione e gli investimenti, in quanto sono i soli che fanno ripartire l'economia della zona.

Diritti di cittadinanza. Si deve creare un luogo dove vivere è dignitoso e dove si possa vedere futuro. Per far ciò si deve ripartire dai servizi in modo da rende più vivibile il luogo e più confacente agli investimenti.

Giovani e donne sono il tema del Mezzogiorno. I giovani devono potersi inserire dopo un percorso di studi a volte poderoso potersi inserire in carriere adeguate per evitare l'esodo al nord. Va reso poi sicuro andare a scuola con un piano di recupero edilizio delle scuole.

Serve pensare alle donne una forza lavoro sotto-rappresentata sopratutto al Sud. Vanno creati servizi asili nido e altri servi per rendere effettivo la possibilità di lavorare alle stesse. Qualcosa sta cambiando ad esempio nei lavori di insegnante, ma si deve fare di più. Si deve poi rompere il legame parentale per la trasmissione del lavoro.

Federalismo fiscale. Il federalismo fiscale è ottimo e va implementato correggendo la questione dei costi standard che non possono esser tali e anzi devono tener conto della condizione di svantaggio. Vanno inoltre creati livelli essenziali delle prestazioni per far progredire anche le zone meno sviluppato. Si deve chiudere col bizantinismo della pubblica amministrazione.

Questione democratica. Bisogna tornare ai partiti e sulle strutture intermedie facendo nascere una classe politica basata sulla passione per il bene comune e non per il clientelismo. Si deve trovare le migliori forze e dargli spazio e puntare sui giovani e la loro passione.

Conclusioni. Sono delle proposte da libro dei sogni sogni che sarebbero ottime anche per le altre parti del paese. Nulla eccepire su ciò tranne che non vengono previste le risorse per farci fronte. Questo è più colpevole visto che non si possono addossare ad altre aeree inefficienze e corruttele e il fallimento esempio della Cassa del Mezzogiorno ove si erano date molte risorse. Rischia di rimanere un libro dei sogni.

Per l'Italia per il Mezzogiorno

Mappa del programma

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